
CREAZIONE E AMBIENTE
Con il nostro immaginario, con il sentimento espresso attraverso il canto popolare, che è l’archivio del popolo, e la poesia, fautrice massima nel decantare l’esistenza del creato e le creature che lo abitano nell’ambiente che li circonda, abbiamo composto questo recita.
Seguendo i segni che pervengono dalla creazione e dall’ambiente abbiamo fatto un percorso attraverso il tempo e il ciclo della vita che nasce, cresce, muore e di nuovo si rigenera e rinasce continuamente nel tempo di tutti i tempi.
L’opera si svolge in tre parti descrittive:
PARTE PRIMA
Partendo da un annuncio, descrive la creazione e la nascita
PARTE SECONDA
Con la primavera e l’ambiente, rinascita della vita che esplode con i rituali propiziatori.
PARTE TERZA
Lo sfruttamento delle risorse umane, il degrado, le violenze ambientali e la morte.
DRAMMATURGIA SACRA
Il recital è una drammaturgia sacra cantata a voce
recitante.
E’ stata composta unendo diversi brani tratti dall’ufficio della Quaresima dei Disciplini di Breno e da una passione lombarda del XIII secolo.
La maggior parte dei canti di antica memoria sono
stati tratti da nostre ricerche, effettuate dal vivo, dal repertorio dei Battuti dell’area meridionale e lombarda.
Quello che proponiamo è un lavoro di reinvenzione. Testi e canti popolari delle regioni italiane nel tentativo di dare voce ad una drammaturgia corale che affonda le sue radici nel tardo Medioevo, nella liturgia laica delle confraternite dei Battuti o Disciplini diffusi in tutta Italia.
Nell’ufficio della Quaresima, i Disciplini raccontavano la passione di Cristo rendendola un fatto
presente.
Comunicavano quei fatti dolorosi in un’esperienza
Concreta.
Unendo il racconto alla preghiera, l’esortazione al canto e il gesto rituale, riattuavano la memoria dei fatti dolorosi in un “teatro della misericordia
I CANSUN DAL BAMBIN
Prendendo spunto dalla lettura di alcuni passi del Vangelo, inizia la narrazione delle vicende legate alla Natività vista con gli occhi e la fantasia della gente contadina.
Anche in questo repertorio di canti è marcata la tendenza ad accostare i fatti del vivere quotidiano agli avvenimenti evangelici narrati, alternando la melodia tranquilla e pacata delle popolazioni settentrionali a quella briosa e frizzante delle popolazioni meridionali.
Il concerto inizia con canti legati alla natività della Madonna, seguono altri in cui si descrivono i fatti del viaggio intrapreso da Maria e Giuseppe verso Betlemme, della nascita di Gesù ed infine della festa.
Lo spettacolo è improntato su un messaggio ben preciso ed auspicato da tutti: “La Pace”.
IL CANTAR MAGGIO
Questa raccolta presenta un lavoro di ricerca sui riti di stagione ed i loro significati, tramandati dal mondo contadino attraverso il canto popolare che, nelle sue tematiche specifiche, bene evidenziano la storia del popolo.
I canti si soffermano sui significati delle ricorrenze comprese in questo specifico ciclo che va dalla Primavera all’Estate descrivendo gli avvenimenti festaioli che avvenivano nel periodo in cui i lavori agricoli si facevano più intensi descrivendo, in chiave propiziatoria, i simboli di amore e di bellezza con il desiderio di evidenziare e manifestare i vari momenti esistenziali.
Fanno seguito alcuni canti rituali che auspicavano buoni raccolti e fertilità.
Nelle varie espressioni regionali, questa rassegna contiene un invito a recuperare (atteggiamenti umani di solidarietà e pace) il senso della festa come culmine celebrativo che mantiene gioiosamente le opere realizzate dagli individui allo scopo di condividere con gli altri i gesti e gli atti del comune vivere quotidiano.
L’ESSERE NELLA DIVERSITA’
E’ un lavoro di ricerca, ultima tappa di un percorso conoscitivo che il gruppo ha intrapreso da anni, teso a ritrovare nel contesto sociale che ci circonda un rapporto più profondo ed autentico tra individui diversi per identità soggettiva, pensiero, cultura, etnia.
Nel tentativo di promuovere una cultura basata sull’accoglienza, dove l’altro, il diverso, le differenze non siano elementi di divisione ma motivo di arricchimento reciproco, in questo modo si finisce con il favorire la liberazione della persona umana in tutte le sue espressioni: dai rapporti personali a quelli sociali.
Con i canti popolari e le innumerevoli storie da essi narrate combinati con la parola: fautrice verbale di sentimenti e sensazioni, viene proposto un viaggio esplorativo attraverso l’essere dell’uomo.
LA STORIA CANTATA
I temi affrontati fanno riferimento a realtà quotidiane significative ed importanti nell’esistenza dell’uomo quali: le tradizioni, il lavoro, la gioia della festa, gli incontri amorosi, il dolore per le guerre, la protesta, l’emigrazione.
Tutti questi momenti sono riscontrabili, di fatto, attraverso il patrimonio delle sue canzoni:
sia che si diffondano nei cortili, sia che accompagnino il lavoro nei campi, sia che salgano dalle pareti delle delle filande o delle tessiture dove il lavoro è gravoso ed è dura la fatica.
Attraverso il canto popolare si può leggere nel cuore della gente, del popolo e scoprirvi la sua anima, la sua storia, le sue più intime tradizioni.
LA STORIA ... RICORDARE
UN VIAGGIO NELLA MEMORIA
Il recital ripercorre con il canto, il racconto storico e le testimonianze, le vicende legate ai conflitti del secolo passato e la cruda realtà della guerra.
Rileggendo le lettere dei condannati a morte durante la resistenza e quelle dei bambini di Terezin, si vuole ricordare ... per non dimenticare ... quei protagonisti che, seppur coinvolti in prima persona, non sono mai citati nei libri di storia: la gente comune, il popolo.
Il recital è soprattutto un messaggio di pace con il quale auspichiamo un futuro senza più conflitti, senza più guerre nella consapevolezza che la conoscenza reciproca e l’accettazione incondizionata di ogni identità sia la prerogativa indispensabile per una convivenza umana e civile.
MULTICULTURALITA’
Nord-Sud a confronto
Recital scaturito a conclusione degli approfondimenti attuati all’interno della scuola media “Giovanni XXIII°” di Nova Milanese in collaborazione con gli studenti e gli insegnanti.
E’ stata e vuole essere un’educazione alla multiculturalità, alle diversità etniche; cercando di capire attraverso la conoscenza, le complesse trasformazioni in atto nella nostra società, con i divari che intercorrono tra Nord e Sud in una realtà, quella attuale, destinata a diventare sempre più multietnica.
Il canto popolare, espressione di un vissuto ed archivio di umane vicende, è il filo conduttore di frammenti di storie dimenticate, narrate nel corso del recital nel tentativo di riscoprire valori oggi in disuso quali: la solidarietà, l’appartenenza, la religiosità, la famiglia.
MUSICHE DELLA TRADIZIONE POPOLARE
Il repertorio musicale presentato è frutto della ricerca effettuata dal gruppo musicale de Il Cortile e comprende danze, gighe, tarantelle, polke, ballate della tradizione popolare internazionale.
Si spazia dalle briose tarantelle nostrane alle malinconiche note delle danze israeliane, dalla dolce melodia delle ballate bretoni alle travolgenti marce irlandesi e scozzesi.
Gli arrangiamenti e le elaborazioni musicali sono state effettuate a cura del gruppo musicale de Il Cortile.
PIANETA DONNA
Il concerto presenta, attraverso il canto, le tappe dell’emancipazione femminile. L’esecuzione di questi canti serve a tener viva la memoria storica in merito al percorso affrontato dalle donne nell’arco di questo secolo per l’affermazione della propria identità, mettendo a confronto le situazioni di ieri con quelle di oggi.
Seguendo un ordine cronologico, si parte dalla condizione della donna nella famiglia contadina con le sue consuetudini culturali in un ruolo di soggezione al padre, al marito ed ai fratelli per arrivare al lavoro faticoso nei campi, nelle filande con la determinazione e l’esigenza di un’evoluzione ed un cambiamento in meglio della propria esistenza.
I canti raccontano come durante il periodo della guerra e dell’emigrazione, quando gli uomini partivano per il fronte e per terre lontane a cercar fortuna, le donne svolgessero egregiamente il lavoro allora riservato agli uomini.
I canti narrano la fatica con cui le donne scovavano nella vita famigliare e sociale la coscienza del diritto al voto ed alle rivendicazioni salariali.
Composizione di tutti i recital: Mariuccia Elli
Canti popolari ed elaborazioni musicali a cura del G.R.C.P.
IL CORTILE (ricerca condotta in proprio)
Testi poetici di:
ALDA MERINI ~ GARCIA LORCA ~ GIUSEPPE UNGARETTI ~ WALT WITMAN ~ CORRADO BAGNOLI